Il Comune di Santa Cruz de Tenerife ha avviato i lavori con cui la spiaggia di Las Teresitas recupererà il frangiflutti situato all'estremità della zona balneare per il lungomare e per l'accesso al mare. Allo stesso modo, questi lavori, che comportano un investimento di oltre 2,1 milioni di euro, permetteranno di rafforzare la diga rispetto alla sua funzione di protezione dalle forti onde. Per realizzare questo intervento il Comune ha chiuso la parte di spiaggia più vicina al molo foraneo, dove sarà vietata la balneazione e l'accesso alla zona sabbiosa.
La previsione dell'Ente locale è che la diga sarà pronta tra la metà e la fine di dicembre, dato che il termine ultimo per l'esecuzione dei lavori, affidato alla società Satocan, è stato fissato in sette mesi. In ogni caso, e come chiarito dal sindaco di Infrastrutture, il nazionalista Javier Rivero, "tutto dipenderà dalle maree". Nel 2020, il Comune di Santa Cruz ha chiuso l'accesso a questo spazio, un importante punto d'incontro a Las Teresitas, utilizzato dai cittadini per passeggiare, prendere il sole e accedere al mare. Lo ha fatto a causa delle condizioni deteriorate in cui è stato ritrovato, a causa degli effetti delle onde e dei temporali. Molte parti del frangiflutti, costruito negli anni '80 e lungo 245 metri, erano diventate impraticabili, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini.
Nel dicembre 2023, e dopo aver ottenuto un finanziamento europeo per questa azione (1,1 milioni di euro), il Comune di Chicharrero ha bandito, in via d'urgenza, l'esecuzione del progetto di riparazione del frangiflutti finale della spiaggia di Las Teresitas. I lavori sono stati aggiudicati all'inizio di aprile di quest'anno e sono iniziati in questi giorni. Queste consistono, fondamentalmente, nella sostituzione della diga, colpita dalle onde; nel rinnovamento dell'intero lungomare; nella realizzazione di nuove scale per l'accesso al mare, e nella realizzazione di una rampa per collegare la diga foranea con la sabbia della spiaggia. Ciò che alla fine la diga non avrà, nonostante fosse inizialmente previsto nel progetto, è un solarium. Il Comune ha dovuto rinunciare alla creazione di uno spazio prendisole per ottenere i permessi della Direzione Generale delle Coste.