Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato un accordo che conferma, come stabilito dalla legge sui contratti del settore pubblico, la dichiarazione di emergenza per la distruzione, il carico, il trasporto e la gestione dei rifiuti delle imbarcazioni degli immigrati in situazione irregolare. L'incarico verrà affidato alla società pubblica Tragsa per un importo di 5.278.000 euro.
Negli ultimi anni si è registrato nell’arcipelago l’arrivo e l’accumulo d'inbarcazioni dedite all’immigrazione irregolare e in molti casi tale accumulo ostacola il transito delle navi nei porti delle isole, impedendo il normale sviluppo della loro attività e con un grave Pericolo per l'entrata e l'uscita, riferisce il Governo in una nota.
Per questo motivo, l'Esecutivo sottolinea che “è urgente” la necessità di intraprendere lo smantellamento delle imbarcazioni accumulate e, con il relativo trasferimento di tutti i materiali risultanti a un gestore di rifiuti autorizzato.
La diversità dei materiali che compongono queste imbarcazioni, principalmente la vetroresina, richiede anche l'adozione di diversi processi di raccolta e trasporto da parte del centro di gestione dei rifiuti autorizzato.
Verranno pertanto svolte le seguenti attività: identificazione, selezione e classificazione delle navi da distruggere; sollevamento, pre-distruzione, carico e scarico; trasporto al gestore dei rifiuti autorizzato e consegna dei rifiuti al centro di gestione per la distruzione. In parole povere "una passeggiata di salute" a carico dei cittadini