Le Isole Canarie affrontano una nuova crisi delle patate. Quest'anno la siccità e il caldo estremo hanno devastato i raccolti di patate a Tenerife, riducendo la produzione di oltre il 60%. Alle avversità delle condizioni climatiche si aggiungono le perdite causate dalla peste guatemalteca, che colpisce dal 1999 le belle patate dell'Arcipelago, e la riduzione della superficie coltivata, del 25% dal 2015, a causa del calo delle l’industria della redditività soffre.
Sullo sfondo di questo complicato panorama, le Isole sono più che mai dipendenti dalle importazioni. Ecco perché l'allerta decretata in Inghilterra, nostro principale fornitore, a causa di un'epidemia dello scarabeo rosso ha bloccato l'ingresso di questo tubero. Il provvedimento ha scatenato una crisi di penuria che ha fatto scattare i prezzi, che oggi hanno superato i 3,30 euro al chilo nel mercato all'ingrosso (Mercatenerife) quando un mese fa costava 0,80 euro, e costringe alcune catene a limitare le vendite per evitare penurie.
Juan Luis Pulido, presidente dell'Associazione degli importatori di patate di Gran Canaria, ha dichiarato oggi in dichiarazioni al programma De la Noche al Día, su Radio Canarias, che "non ci sono patate per il sostentamento quotidiano a Gran Canaria e Tenerife". Per dettagliare la situazione, Pulido ha precisato che "quando un turista viene alle Isole Canarie, la prima cosa che fa è ordinare un piatto di papas arrugadas, ma è molto facile che non venga accontentato" e ha avvertito che "se non verrà aperta l'importazione dall'Inghilterra, il problema rimarrà fino a gennaio o febbraio 2024".
Nell’Inghilterra post-Brexit, i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati del 19% in un solo anno. Si tratta del tasso di aumento del prezzo del paniere più alto degli ultimi quattro decenni. All’aumento dei costi di energia, manodopera e materie prime dopo l’uscita dall’UE si aggiungono altri fattori come il cambiamento climatico, che ha causato una significativa siccità e la conseguente riduzione dei raccolti, compresi quelli delle patate. Questa situazione mette sotto scacco piatti britannici come il tradizionale fish and chips e rischia di trasformare un prodotto gastronomico così umile, come le patate, in un ingrediente di lusso.