Le Isole Canarie sono la regione della Spagna con la più alta radiazione ultravioletta durante tutto l'anno, secondo i dati forniti dall'Agenzia Meteorologica Statale (Aemet), per questo il Ministero della Salute ricorda alla popolazione che deve proteggersi dal sole tutto l'anno. anche nelle giornate nuvolose, utilizzando una crema solare con fattore di protezione solare (SPF) 30 o superiore, un cappello a tesa larga e occhiali da sole tutti i giorni.
Gli specialisti della Direzione Generale della Sanità Pubblica insistono sul fatto che i danni del sole sono cumulativi e che l’eccessiva esposizione e le ustioni durante l’infanzia aumentano il rischio di alcuni tipi di cancro della pelle molti anni, o addirittura decenni, più tardi.
Si ricorda inoltre che nelle giornate nuvolose, quando la sensazione di caldo può essere minore, i raggi del sole filtrano anche attraverso le nuvole, come precisa in un comunicato il Governo delle Isole Canarie.
La radiazione UV è una forma di radiazione emessa dal sole e da fonti artificiali, come i lettini abbronzanti, e fa parte dello spettro non visibile della luce solare.
Gli effetti acuti delle radiazioni UV possono essere molteplici: danni al DNA, scottature solari, reazioni fototossiche e fotoallergiche e immunosoppressione, che può essere considerato un fattore di rischio per il cancro e portare alla riattivazione di virus, come l'herpes labiale.
La sovraesposizione ai raggi UV può causare anche gravi problemi di salute, tra cui il cancro: il più noto è il melanoma, che è un cancro basocellulare o a cellule squamose e un cancro a cellule squamose.
Nel 2020 sono stati diagnosticati nel mondo più di 1,5 milioni di casi di cancro della pelle e sono stati registrati più di 120.000 decessi associati a questa causa.
Inoltre, ricorda che l'esposizione alle radiazioni UV aumenta il rischio di sviluppare malattie degli occhi se non viene utilizzata un'adeguata protezione degli occhi.
Si stima che siano quindici milioni le persone nel mondo che sono diventate cieche a causa della cataratta e che il 10% di questi casi potrebbe essere dovuto all'esposizione ai raggi UV, precisa la nota.