Negli ultimi giorni il Teide ha subito uno strano rigonfiamento che sta preoccupando i più scettici su una possibile eruzione. Anche se gli scienziati hanno escluso un'eruzione nelle vicinanze, tra la popolazione locale è presente il timore che si ripetano immagini come quelle vissute due anni fa a La Palma. In questo modo anche l’Intelligenza Artificiale (AI) ha fatto la sua previsione su una futura eruzione del vulcano.
Sono passati più di 100 anni dall'ultima eruzione
Negli ultimi 200 anni, il Teide non ha registrato eruzioni sulla sua sommità, sebbene se ne siano verificate nelle zone vicine del suo sistema vulcanico. Il più recente si è verificato nel 1909, sul vulcano Chinyero, alla periferia del Teide. Si trattò di un'eruzione che durò 10 giorni, dal 18 al 27 novembre di quell'anno, e lasciò colate laviche visibili oggi, senza arrecare gravi danni ai centri vicini. Questo evento segnò l'ultima attività eruttiva a Tenerife.
Da allora il Teide è rimasto in uno stato di quiescenza, con fumarole ed emissioni di gas che testimoniano la sua attività vulcanica. Sebbene il rischio eruttivo sia attualmente basso, il vulcano è costantemente monitorato da istituzioni scientifiche come il National Geographic Institute (IGN). Questo monitoraggio è fondamentale per prevenire e mitigare i rischi futuri, data la natura attiva di questo importante vulcano delle Isole Canarie.
I sensori IGN sono stati incaricati di rilevare la deformazione del terreno venuta alla luce la settimana scorsa. Il direttore di questa organizzazione, Itahiza Domínguez, ha confessato che "dal 2016 si è registrato un aumento dell'attività sismica sull'isola di Tenerife".
Durante l'ultima settimana, sull'isola sono stati registrati fino a 14 terremoti di piccola intensità, compresi tra 0,6 e 1,5 gradi della scala Richter, a profondità variabili tra 3 e 13 chilometri. Questi episodi sismici hanno suscitato grande preoccupazione, ma gli scienziati hanno rassicurato la popolazione chiarendo che “non vi è alcuna probabilità di un'eruzione a breve o medio termine”. Domínguez, infatti, ha chiarito che "non c'è movimento di magma" come è avvenuto a La Palma.
L'AI parla della possibile data
L’intelligenza artificiale ha identificato alcuni cambiamenti nei dati recenti che potrebbero essere correlati ad un’attività sotterranea più intensa del solito. Gli specialisti sottolineano l’importanza di monitorare eventuali fluttuazioni che potrebbero essere rilevanti. Grazie alle simulazioni effettuate sono stati esplorati possibili scenari eruttivi, tenendo conto di fattori quali la magnitudo, la tipologia dell'eruzione e il suo impatto.
Sebbene l'Intelligenza Artificiale non si sia azzardata a stabilire un anno esatto, l'IA è d'accordo con gli scienziati, poiché corrobora anche che questa esplosione non avverrà imminente, sebbene prevedano un'attività sotterranea nella crosta terrestre più grande del solito. Le analisi suggeriscono che, se dovesse verificarsi un'eruzione, sarebbe di tipo stromboliano, con esplosioni moderate ed emissione di lava. D'altra parte, è improbabile che il Teide generi un'eruzione pliniana, date le sue caratteristiche attuali.