Le isole Canarie, come le isole Baleari e le città autonome di Ceuta e Melilla, sono state risparmiate dal blackout che ha colpito la Spagna continentale e il Portogallo dalle 12.30, presumibilmente perché la loro fornitura di energia elettrica proviene da sistemi elettrici che non sono stati interrotti dall'incidente.
Secondo le informazioni disponibili sul sito web di Red Eléctrica, i sistemi non peninsulari, che servono le isole Baleari e Canarie, nonché Ceuta e Melilla, sono caratterizzati dalle dimensioni più ridotte e dalla connettività limitata o inesistente con la terraferma.
Proprio quest'ultima circostanza spiegherebbe perché questi territori non hanno sperimentato gli ormai storici problemi di approvvigionamento che, da poco dopo mezzogiorno, affliggono la Penisola iberica.
Questi sistemi condividono alcune caratteristiche uniche che ne determinano il funzionamento.
Tra le particolarità che ne differenziano la gestione vi sono le ridotte dimensioni e la posizione geografica isolata; una domanda più mirata, con elevate variazioni in un breve arco di tempo, e una maggiore difficoltà nella gestione delle tecnologie di generazione rinnovabile.
Ma anche una minore stabilità dovuta alla difficoltà di collegare i sistemi tra loro e, di conseguenza, minori possibilità di risposta in caso di necessità.
Nelle isole Canarie, in particolare, il sistema elettrico è costituito da sei reti più piccole, una su ogni isola e dall'unione elettrica di Lanzarote e Fuerteventura.
In questa zona, Red Eléctrica dispone di un centro di controllo situato a Las Palmas de Gran Canaria.
Nell'arcipelago, la domanda di elettricità è aumentata dello 0,6% a marzo rispetto allo stesso mese del 2024, considerando orari di lavoro e temperature