Non si tratta della famosa dracena di Icod, ma Tenerife dispone anche di una reliquia botanica che oggi è al primo posto per età degli alberi datati in Europa.
La sua storia, fatta di roccia, vento e tempo, è soprattutto un argomento a favore della conservazione di una foresta che era sull'orlo della scomparsa e che ora sta lentamente rimettendo radici.
Datazione recente
L'albero vivente più antico d'Europa scientificamente datato non è una dracena, né si trova in Grecia o in Italia: è un cedro delle Canarie (Juniperus cedrus) che sopravvive aggrappato alle scogliere del Parco Nazionale del Teide.
La sua età minima, stabilita tramite datazione al radiocarbonio, è di 1.481 anni, secondo uno studio pubblicato su Ecology.
Si tratta di un Juniperus cedrus, una specie endemica delle Isole Canarie e di Madeira, classificata come "in pericolo" dalla IUCN a causa della sua limitata area di occupazione e delle popolazioni molto piccole, ora rifugiate su scogliere inaccessibili a causa di secoli di disboscamento e pascolo.
Questa geografia verticale (scogliere laviche, suolo scarso e clima freddo e arido delle cime) spiega la sua sopravvivenza: dove gli esseri umani non potevano arrivare, i cedri resistevano.
Gli autori dello studio sottolineano di aver raggiunto gli esemplari utilizzando tecniche di arrampicata, poiché molte di queste popolazioni sono accessibili solo in questo modo.
Come sappiamo che ha 1.481 anni?
Il team scientifico ha datato gli esemplari utilizzando la datazione al radiocarbonio (C-14), confermando l'esistenza di diversi alberi antichi e di uno che ha almeno 1.481 anni.
Con questa data, il cedro di Tenerife supera di gran lunga "Italus" – un pino italiano datato 1.230 anni – e "Adonis" in Grecia (1.075), precedenti detentori del "titolo" europeo.
La ricerca scientifica non ha dato un nome all'albero, ma comunicazioni e stampa successive hanno reso popolare il soprannome "Barbalbero" per riferirsi al cedro più antico del Teide.
In ogni caso, la sua posizione esatta non viene rivelata per motivi di conservazione e l'accesso a queste pareti è limitato. Si tratta di aree di lavoro tecnico riservate a team autorizzati.
"El Patriarca" non è la stessa cosa
Nel 2019, il parco ha identificato un cedro secolare, noto come "El Patriarca", come l'albero più antico visibile nell'area protetta (circa 1.100 anni).
Lo studio del 2022 ha dimostrato che sulle scogliere sono presenti esemplari ancora più antichi, tra cui uno di 1.481 anni. In altre parole, "El Patriarca" e il cedro più antico d'Europa non sono la stessa persona.
Oltre a questo dato storico, questa scoperta riorganizza la mappa europea degli alberi secolari e rafforza il valore del Monte Teide come rifugio per la longevità delle piante.
Gli scienziati osservano che questi cedri sono sopravvissuti a eruzioni, frane e siccità per secoli, eppure continuano a contribuire alla ricolonizzazione delle pianure grazie alla dispersione degli uccelli.
Da quest'anno, il Consiglio dell'Isola di Tenerife, l'Università di Valladolid e la Fondazione Endesa stanno sviluppando un progetto per il rilevamento di antichi cedri che sporgono dalle scogliere e un programma per rafforzare l'habitat del Juniperus nel parco (che include la piantumazione di migliaia di nuovi esemplari e lo sviluppo di un vivaio di piante locali).