Il quinto rapporto sull'esclusione residenziale estrema, finanziato dal Consiglio dell'isola di Tenerife attraverso l'Istituto per l'assistenza sociale e sanitaria (IASS), evidenzia che l'aumento dei senzatetto è alimentato dal peggioramento della crisi abitativa dell'isola, dall'impatto del turismo e della migrazione e dalle carenze del sistema di protezione sociale.
Concentrazione in sei comuni
Secondo il rapporto, l'80% dei senzatetto è concentrato in soli sei comuni: Santa Cruz de Tenerife (37,1%), Arona (10,8%), Adeje (9,5%), Puerto de la Cruz (9,5%), La Laguna (8,4%) e Granadilla de Abona (6,3%).
La Caritas individua un “chiaro legame” tra l'aumento degli affitti per le vacanze, il forte aumento dei prezzi delle case e la cronica carenza di alloggi sociali in tutta la Spagna.
Chi sono le persone colpite?
Tra quelli registrati, il 76,5% sono uomini e il 23,5% donne, mentre il 29,2% è di origine straniera, molti dei quali intrappolati in “labirinti amministrativi”. Quasi la metà (49,9%) viveva in alloggi normali prima di cadere nell'esclusione.
Tra le cause più comuni rientrano la perdita della casa di famiglia (26,1%) e gli arretrati nell'affitto (7,2%), sfatando lo stereotipo secondo cui la mancanza di una casa deriva esclusivamente da patologie personali.
Fallimenti strutturali nella politica abitativa
La Caritas critica il Piano Abitativo 2020-2025 del Governo delle Canarie, che mirava a costruire 5.000 nuove abitazioni, ma ne sono state completate solo 1.152. Nel frattempo, un terzo dei richiedenti di sussidio per l'affitto è stato negato il sussidio a causa dell'esaurimento dei fondi.
Salute e impatto mentale
L'esclusione residenziale ha effetti “devastanti” sulla salute: il 44,5% soffre di malattie croniche, con gravi disturbi mentali (14,8%), depressione (9,2%) e ansia (8,3%) tra i più comuni.
Il rapporto rivela inoltre che l'87,3% si sente senza riguardo al futuro, l'83,1% soffre di insonnia e l'82,7% prova una tristezza persistente, sottolineando il profondo legame tra la mancanza di una casa e il declino della salute mentale.
Richiesta di azione urgente
La Caritas sta sollecitando le autorità ad aumentare l'edilizia popolare, semplificare le procedure di registrazione e creare "gruppi ponte" che colleghino i servizi di strada con l'assistenza sociale e sanitaria.
"L'alloggio è un diritto umano, non un privilegio", insiste la ONG, ricordando alle amministrazioni il loro dovere di "garanti dei diritti" e la Dichiarazione di Lisbona del 2021 della Commissione europea, che impegna gli Stati membri dell'UE a garantire che nessuno dorma all'addiaccio a causa della mancanza di un alloggio sicuro e adeguato.