Aqualia, la società che gestisce il servizio idrico comunale di Arafo , ha riferito ieri che le autorità sanitarie hanno vietato l'acqua del comune dopo aver riscontrato la presenza di Clostridium P. negli ultimi controlli analitici effettuati.
La fornitura alla popolazione è soggetta a un sistematico controllo di qualità per rispettare le disposizioni del RD 3/2023, che stabilisce i criteri di qualità per l'acqua destinata al consumo umano e sulla base di quanto stabilito dall'autorità sanitaria, ricorda l'azienda.
Aqualia ieri ha informato la popolazione che, non rispettando questo parametro sanitario, l'acqua proveniente dalla rete pubblica non potrà essere utilizzata per bere, mangiare o trasformare alimenti. Può essere utilizzato solo per altri usi che non comportano l'ingestione, come il lavaggio dei panni, l'igiene personale e i lavori domestici.
Sono già stati prelevati nuovi campioni per confermare i risultati, e la classificazione di non idoneità verrà mantenuta fino a quando le analisi non confermeranno l'assenza microbiologica di Clostridium P. e le autorità sanitarie consentiranno la revoca dell'allerta, momento che verrà nuovamente comunicata. .
Aqualia ha dichiarato che sta adottando tutte le misure per accertare l'origine dell'inquinamento e mette a disposizione dei residenti da oggi due autocisterne affinché possano prelevare gratuitamente l'acqua: dalle ore 9:00 alle ore 14:00 e dalle ore 16:00 alle ore 20:00. Dalle 00:00 alle 20:00 casco (via Rafael Clavijo García, 8) e lo stesso orario a La Hidalga, di fronte al bar La Encrucijada.