Una nuova sentenza, conferma la validità della dichiarazione ambientale del Circuito Motoristico dell'Atogo, a Granadilla de Abona, emessa nel 2011. Il Tribunale Contenzioso Amministrativo numero 2 di Santa Cruz de Tenerife, in una sentenza emessa il 17 dicembre, ha respinto il ricorso dell'Associazione Amici della Natura di Tenerife (ATAN) riguardante l'accesso alle infrastrutture dal nord.
Solo tre giorni dopo, anche se era già noto pubblicamente, il tribunale numero 1 ha accolto invece un'altra delle accuse del gruppo ambientalista, quella relativa al progetto delle gradinate, uno dei quattro blocchi in cui è suddivisa questa iniziativa, per il quale il Cabildo de Tenerife ha già riservato 13.330.000 euro riservati da spendere nel 2025 per un costo totale di 44 milioni di euro.
Contrario
Il Tribunale Contenzioso Amministrativo numero 1 di Santa Cruz de Tenerife, il 20 dicembre 2024, si è pronunciato sul ricorso presentato da ATAN contro l'approvazione definitiva del progetto di costruzione delle tribune smontabili del Parco Internazionale dell'Automobile di Tenerife, nel comune di Granadilla de Abona. La Dichiarazione di Impatto Ambientale di questo progetto risale al 2011. Tale sentenza si intende scaduta perché i lavori sono iniziati dodici anni dopo la sua concessione. Si trattava del primo dei quattro eventi conosciuti in relazione al progetto.
La spaccato sulla telenovela di questo circuito di Tenerife
Sono stati presentati quattro ricorsi e i diversi tribunali inizieranno a risolverli o lo hanno già fatto come nel caso dell'accesso settentrionale al Circuito di Tenerife. deciso il 17 dicembre 2024 di respingere il ricorso dell'Associazione Amici della Natura di Tenerife (ATAN).
Per quanto riguarda il progetto degli spalti, il Tribunale n. 1 ha dato ragione agli ambientalisti fissando il termine del 20 gennaio per presentare ricorso.
A questo punto rimarrebbero da risolvere altri due processi. Da un lato, quello della pista di velocità, che si trova nel Tribunale n. 4. Al Tribunale numero 3, infine, si trova il piano di difesa dalle alluvioni. Per il momento la partita tra promotori e ambientalisti è a pari merito, ma la partita non è ancora finita.