L'incontro, presieduto dal sindaco José Miguel Rodríguez Fraga, ha riunito alti funzionari, tra cui il consigliere per la sicurezza di Adeje Mercedes Vargas Delgado, il vice rappresentante del governo Jesús Javier Plata Vera e rappresentanti della Guardia Civil, della Polizia Nazionale, della Polizia delle Canarie e della Polizia Locale di Adeje.
Il sindaco Fraga ha sottolineato l'importanza dell'incontro, affermando che rafforza la cooperazione tra le varie forze di polizia e gli enti governativi, contribuendo a garantire che Adeje rimanga un luogo sicuro in cui vivere e soggiornare.
"La nostra principale preoccupazione in questo momento è l'occupazione illegale dell'Hotel Callao Sport a Callao Salvaje e i problemi che sta causando a livello locale", ha affermato.
"Abbiamo mantenuto una presenza congiunta della polizia sul posto 24 ore su 24 e, sebbene si tratti di una questione giudiziaria, il Comune di Adeje continuerà ad agire ovunque possibile".
Il vice rappresentante Jesús Javier Plata Vera ha elogiato gli sforzi congiunti, osservando che "la sicurezza funziona solo quando c'è coordinamento. Ciò che stiamo vedendo ad Adeje è la prova che la collaborazione produce risultati, anche in casi difficili come gli abusivi negli hotel e gli insediamenti illegali". Ha aggiunto che la situazione generale della sicurezza nel distretto rimane stabile e sotto controllo.
PUNTI CHIAVE DELL'INCONTRO:
Hotel Callao Sport:
l'hotel, ora occupato, è stato oggetto di oltre 160 interventi di polizia quest'anno, inclusi casi di furto, tentativi di incendio doloso, violenza di genere e risse. Una recente ispezione dei servizi sociali ha rilevato che tra gli ospiti dell'hotel c'erano 24 bambini e tre donne incinte.
La vigilanza permanente della polizia continuerà mentre i tribunali si occupano della questione. La Polizia delle Canarie ha chiesto che il rapporto dei servizi sociali venga formalmente condiviso per poter valutare il benessere dei bambini.
Il consiglio ha in programma ulteriori ispezioni della struttura, della sicurezza e dello stato di pianificazione dell'edificio.
Insediamenti abusivi:
La polizia locale ha individuato oltre 200 abitazioni di fortuna in tutta Adeje, in zone come El Puertito, alcune in condizioni pericolose e altre, secondo quanto riferito, affittate a turisti su piattaforme di prenotazione. Il rapporto ha inoltre evidenziato danni ambientali, scarichi illegali di rifiuti, animali non regolamentati e persino segni di una rete informale di vendita di terreni. Le autorità chiederanno ora un intervento urgente all'agenzia ambientale delle Isole Canarie per fermare l'ulteriore diffusione di queato " virus".
Servizi di taxi illegali:
Le autorità stanno riscontrando un aumento delle operazioni di taxi non autorizzate, soprattutto nelle zone turistiche, con 41 denunce già presentate quest'anno. Molte riguardano recidivi o gruppi organizzati. La Guardia Civil e la Polizia Locale hanno concordato di intensificare la collaborazione per affrontare il problema, che mette a rischio i passeggeri, non avendo un'assicurazione adeguata.
Venditori ambulanti:
Nei primi sei mesi del 2025, la Polizia Locale di Adeje ha effettuato 28 interventi contro i venditori ambulanti non autorizzati, sequestrando merci contraffatte. La Polizia Nazionale ha confermato che collaborerà con la Polizia Locale per intensificare la repressione non appena la nuova unità di pattugliamento della spiaggia di Adeje entrerà in funzione nei prossimi mesi.
Guardando avanti:
La consigliera per la sicurezza Mercedes Vargas Delgado ha affermato che l'incontro ha portato a diverse azioni concordate incentrate su quattro aree principali:
1. Continuare a collaborare strettamente con la Guardia Civil sul caso dell'hotel.
2. Coordinamento con la polizia canaria e i servizi di assistenza all'infanzia per proteggere i minori vulnerabili.
3. Reprimere i servizi di taxi illegali per proteggere la sicurezza pubblica e i conducenti autorizzati.
4. Avviare operazioni congiunte con la Polizia Nazionale per fermare la vendita ambulante non autorizzata.
"Stiamo anche segnalando alle autorità regionali i danni ambientali e culturali causati dagli insediamenti illegali", ha aggiunto.