Tuttavia, il mercato degli affitti odierno assomiglia ben poco a quello del 2020, quando furono introdotte misure di emergenza per proteggere gli inquilini durante il culmine della crisi del Covid-19. Gli aggiornamenti dei canoni di locazione furono limitati e gli sfratti bloccati, impedendo drastici aumenti dei prezzi in un periodo di diffusa instabilità finanziaria.
Da allora, i costi di affitto nelle Isole Canarie sono aumentati di circa il 30%. Secondo Rafael Tarajano, presidente di Acegi, l'Associazione delle Società di Gestione Immobiliare delle Isole Canarie, un affitto tipico per un bilocale che nel 2020 costava tra i 700 e gli 800 euro può ora variare tra i 1.200 ei 1.500 euro nelle zone principali residenziali; tuttavia, i prezzi potrebbero essere più bassi in alcuni quartieri e significativamente più alti in altri.
Sebbene gli affitti siano stati adeguati annualmente durante il periodo contrattuale, la maggior parte degli aumenti è rimasta in linea con il calo, lasciando ora i proprietari di immobili di fronte a un diverso significativo tra i contratti stipulati durante la pandemia e gli attuali valori di mercato.
Nonostante ciò, Tarajano rimane fiducioso che quello che definisce "buon senso" prevarrà. Osserva che i proprietari hanno effettivamente tre possibilità: prolungare i contratti allo stesso prezzo; negoziare un aumento con gli inquilini; o rifiutare il rinnovo e cercare un nuovo inquilino disposto a pagare la tariffa di mercato più alta. Ritiene che la maggioranza opterà per la negoziazione, soprattutto quando hanno inquilini affidabili che pagano puntualmente e mantengono l'immobile.
La situazione è particolarmente preoccupante per gli inquilini, poiché trovare un'alternativa in affitto può rivelarsi estremamente difficile a causa della grave carenza di alloggi disponibili.
I dati del Ministero dei Diritti Sociali, dei Consumatori e dell'Agenda 2030 indicano che gli inquilini delle Isole Canarie sono tra quelli che subiscono i maggiori aumenti in Spagna. Si prevede un aumento medio annuo degli affitti di quasi 2.300 euro, posizionando la regione dietro solo alle Isole Baleari ea Valencia, seguita a ruota da Madrid.
Sottolinea che soluzioni concrete ea lungo termine devono provenire dall'aumento dell'offerta piuttosto che dall'imposizione di restrizioni. "Solo costruendo più case possiamo soddisfare la domanda e offrire alle famiglie un posto dove vivere", afferma. Dare la colpa ai proprietari, sostiene, distrae dal problema principale: la profonda carenza di opzioni abitative nelle Isole Canarie.
Con l'avvio del processo di ristrutturazione, migliaia di famiglie temono di essere costrette a lasciare le proprie case a causa dei prezzi elevati, il che evidenzia il peggioramento della crisi immobiliare in tutto l'arcipelago e l'urgente necessità di un intervento governativo efficace.