Il governo delle Isole Canarie, in collaborazione con la Federazione dei comuni delle Canarie (Fecam), ha annunciato l'intenzione di promuovere una riforma della legge spagnola sugli enti locali, che conferirebbe ai consigli di tutto il Paese maggiori poteri per regolamentare il mercato immobiliare.
La proposta prevede la creazione di un team per elaborare modifiche alla legge vigente. Una volta approvato, il piano passerà alle conferenze nazionali e alla Federazione dei Comuni, prima di essere discusso in Parlamento.
Il presidente Fernando Clavijo ha affermato che il piano si svolgerà parallelamente ai colloqui con l'UE su possibili limiti agli acquisti immobiliari da parte di non residenti. L'obiettivo è quello di allentare la pressione sul mercato immobiliare, dove molti residenti hanno difficoltà a permettersi una casa.
Il piano trae ispirazione dalle misure già in atto nelle principali città europee come Amburgo, Berlino e Amsterdam, dove alle autorità locali sono stati concessi strumenti per gestire meglio il mercato immobiliare e tutelare i residenti.
Secondo Mari Brito, presidente della Fecam, maggiori poteri locali in materia di pianificazione, turismo e tasse consentiranno ai consigli comunali di rispondere meglio alle pressioni abitative.
Negli ultimi anni, l'accessibilità economica degli alloggi è diventata un tema particolarmente caldo nelle Isole Canarie. In isole come Lanzarote e Tenerife, l'impennata dei prezzi degli immobili e la crescita degli affitti per le vacanze hanno alimentato proteste pubbliche e spinto le autorità locali a chiedere controlli più severi su piattaforme come Airbnb, nonché nuovi investimenti in progetti di edilizia residenziale protetta. Le modifiche legislative proposte sono viste come un modo per fornire ai comuni strumenti più efficaci per gestire queste pressioni a livello locale.