Il Cabildo di Tenerife ha approvato ieri, venerdì 26 aprile, l'inizio dello studio per l'attuazione di una tassa ecologica per il miglioramento e la conservazione degli spazi naturali protetti di Tenerife.
La Sessione Plenaria ha affrontato un'iniziativa per analizzare da un punto di vista giuridico ed economico l'approvazione e l'attuazione di una tariffa ecologica finalista per il miglioramento della conservazione degli spazi naturali protetti dell'isola di Tenerife. L’accordo prevede che “il Consiglio Insulare di Tenerife approverà una tariffa finalista, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2025, per la fornitura di servizi negli spazi naturali protetti dell’isola di Tenerife e per migliorare la loro conservazione e protezione, prima degli studi necessari.
Allo stesso modo, il Consiglio Insulare di Tenerife promuoverà misure nella zona dell’isola che consentano una gestione più sostenibile dei nostri spazi naturali protetti, tra cui, prima degli studi pertinenti, stabilirà il controllo dell’accesso e le limitazioni quantitative agli stessi, a seconda alla loro capacità di carico, in termini analoghi a quelli già esistenti in alcuni dei nostri spazi naturali protetti”.
Il testo della mozione indica che “gli spazi naturali di Tenerife, che comprendono aree eccezionali come il Parco Nazionale del Teide, il borgo di Masca, la Riserva della Biosfera di Anaga o il Parco Rurale di Teno, rappresentano luoghi di grande valore ecologico e paesaggistico”.
Tuttavia, l’aumento delle visite turistiche e l’aumento dell’afflusso di residenti, che si è manifestato con particolare intensità dopo il periodo pandemico, sta generando una pressione significativa su questi ambienti fragili che richiedono una risposta adeguata sotto forma di una migliore organizzazione dei servizi. flusso delle visite, della sistemazione dei parcheggi, della segnaletica adeguata e accessibile, della sorveglianza rafforzata e dell'integrazione dei dispositivi informativi pertinenti al fine di fornire una migliore esperienza della visita ed evitare i rischi derivanti dalla saturazione e dall'uso inappropriato o transito di questi spazi durante la visita.”
Attraverso questa strategia si propone di conciliare la conservazione degli spazi naturali con lo sviluppo economico e il benessere degli abitanti dell'isola."