COMANDAMENTI
- Fare il bagno con la bandiera rossa è la principale causa di morte
L'Associazione sottolinea che l'80% degli incidenti in mare si verifica a causa del mancato rispetto del colore della bandiera. Una bandiera rossa significa divieto di balneazione ed è la principale causa di morte per annegamento. "Una bandiera rossa è un semaforo rosso", avverte.
Tuttavia, la maggior parte della popolazione, spiega, ammette di continuare a nuotare, ignorando il rischio. "Non saltate l'uscita! E non dimenticate di andare in spiaggia con il servizio di salvataggio", aggiunge.
2. Non nuotare mai controcorrente
Le correnti di risacca rappresentano un altro grave pericolo per i nuotatori, poiché vengono trascinati in mare aperto, impedendo loro di tornare a riva. Sono la seconda causa di morte per annegamento.
Sottolineano che una corrente di risacca può avere la forza di dieci nuotatori olimpici. "Se sei in difficoltà e non riesci a uscire, non lottare contro la corrente. Risparmia le energie e mantieni la calma. Agita le braccia in modo che possano vederti", raccomandano.
3. Non diventare l'eroe sbagliato
L'Associazione avverte che se ci si trova su una spiaggia e si vede qualcuno in pericolo di annegamento, bisogna mantenere la calma e chiamare i servizi di emergenza: chiamare il 112.
Se le condizioni meteorologiche sono avverse – vento forte, onde e corrente – non tuffatevi per salvare qualcuno. Se decidete di farlo, non siate mai completamente vestiti.
"Togliti i vestiti e assicurati di avere un giubbotto salvagente prima di entrare in acqua. Altrimenti, potresti diventare l'eroe sbagliato", spiegano.
4. Attenzione alla sindrome dell'annegamento invisibile
"Canarias, 1.500 km di rotta costiera" pone un accento particolare su un fenomeno sempre più frequente negli incidenti in acqua dagli esiti tragici, soprattutto quando coinvolgono minorenni: la sindrome dell'"annegamento invisibile".
Con questo termine si descrive una situazione in cui la persona colpita annega in un ambiente acquatico affollato, dove le persone addirittura lOguardano, credendo che stia giocando o tuffandosi, ma in realtà sta subendo l'immersione, perdendo conoscenza e successivamente perdendo la vita.
5. Indossare un casco e un giubbotto di salvataggio se si pesca in zone rocciose
Quando si pesca su scogliere costiere o zone rocciose, controllare sempre le previsioni meteo, le condizioni del mare e del vento. Inoltre, assicurarsi di avere l'attrezzatura necessaria per la propria sicurezza prima di uscire di casa.
“Indossare sempre il casco, calzature adeguate e, soprattutto, un giubbotto di salvataggio”, raccomanda l’Associazione.
6. Bambini: un galleggiante in mare può essere un giocattolo mortale
Le Isole Canarie, con i loro 1.500 km di costa, sottolineano che non bisogna mai dimenticare che i bambini sono i più vulnerabili all'ambiente acquatico. Basti pensare che a un bambino di dodici mesi bastano solo 27 secondi per annegare.
Pertanto, si raccomanda di non utilizzare GALLEGGIANTI in mare. Un galleggiante non è un salvagente; è un giocattolo gonfiabile. I galleggianti a forma di animale (cigni, unicorni, fenicotteri, ecc.) sono particolarmente pericolosi, poiché la loro proboscide e la loro testa fungono da vele e trascinano i nuotatori in mare.
Pertanto, la sicurezza di braccioli e galleggianti circolari è altamente discutibile. Inoltre, sottolineano, gli adulti dovrebbero sempre immergere i propri bambini in acqua.
7. Selfie, l'ultimo like
Cercare di immortalare il momento scattandosi un selfie al largo della costa, soprattutto su scogliere o zone rocciose, sta diventando sempre più popolare e, di conseguenza, può esporre al rischio di incidenti.
E se questa situazione si verifica con onde forti per via della sua spettacolarità, le possibilità di subire un incidente ancora più grave aumentano, data l'urgenza con cui si intende intervenire per garantire l'immagine spettacolare.
8. Le immersioni, uno sport rischioso
Quando si praticano immersioni subacquee, è sempre opportuno farsi accompagnare e controllare l'attrezzatura prima di immergersi in mare.
"Immergetevi sempre con almeno un'altra persona e siate accompagnati da un professionista qualificato. Siate consapevoli della vostra forma fisica e dei vostri limiti prima di immergervi. Non dimenticate che si tratta di uno sport rischioso", sottolinea l'Associazione.
9. Idrocuzione o 'taglio della digestione'
Dopo un pasto abbondante o una prolungata esposizione al sole, immergetevi con parsimonia. Evitate di esporvi al sole per più di mezz'ora consecutive e usate sempre una crema solare ad alta protezione.
10. I rischi della balneazione in fiumi, dighe, laghi e stag