La Palma si avvicina ora al quarto anniversario della distruttiva eruzione vulcanica che ha devastato 12 chilometri quadrati e costretto all'evacuazione di oltre 7.000 persone.
La gente colpita esprime "un risentimento" che "non si cancellerà mai loro vita" : per non essere state informate "in modo tempestivo" del rischio a cui erano esposte, per non essere state evacuate prima dell'eruzione, e per "essere state ingannate"
Una parte della popolazione di La Palma contesta la narrazione ufficiale sull'eruzione vulcanica, secondo cui l'emergenza fu gestita in modo impeccabile e senza vittime. Dati verificabili indicavano segnali chiari dell’imminente eruzione, ma – secondo i critici – le misure necessarie non furono adottate per tempo. I media, all’epoca, invitavano a ignorare le "bufale", mentre oggi molte delle persone colpite mettono in dubbio l’efficacia reale del piano di emergenza.
“Abbiamo avuto una fortuna enorme”, avvertono alcuni esperti e cittadini di La Palma. Ma la prossima eruzione, magari a Tenerife, potrebbe non finire allo stesso modo. Senza una pianificazione più efficace, il rischio di vittime è reale. L’appello è chiaro: non bisogna affidarsi solo alla fortuna, ma imparare dagli errori del passato per evitare tragedie future.