Puerto de la Cruz sta vivendo uno dei suoi anni migliori in termini di arrivi di visitatori. In linea con quanto accade in tutte le Isole Canarie, dove si registrano record inediti, la località che fu pioniera dell'attività turistica in Spagna sembra ritrovare tono, anche negli introiti derivanti dal turismo, che sono saliti alle stelle, e con aspettative di miglioramento, ma porta con sé alcuni oneri importanti che lo rendono meno competitivo e attrattivo.
Secondo i dati dell'Istituto di Statistica delle Isole Canarie (Istac), tra i mesi di gennaio e agosto negli alberghi e appartamenti del comune hanno soggiornato complessivamente 713.747 turisti, una cifra superiore del 15,7% a quella registrata nello stesso periodo l’anno scorso (97.317 persone in più).
In questi mesi la crescita media del turismo a Tenerife è stata del 6,7%, un dato positivo, ma lontano dal rimbalzo sperimentato da Puerto de la Cruz. La località turistica del nord dell'Isola supera già i dati del 2018, che finora è stato il suo anno migliore almeno negli ultimi quindici anni.
Pertanto, se la tendenza attuale continua, il Porto chiuderà quest'anno con un numero di visitatori vicino o addirittura superiore al milione, sul punto di riaprire il Gran Hotel Taoro dopo la sua completa riabilitazione e con altri progetti di investimento turistico in corso. ma anche con l’emblematica Playa Jardín chiusa dall’inizio di luglio a causa della contaminazione delle acque reflue e con una significativa necessità di rinnovamento e miglioramento delle strutture pubbliche, compresi i parcheggi.