A settembre, il Primo Ministro Pedro Sánchez ha annunciato l'intenzione di chiedere a piattaforme come Airbnb di rimuovere 53.000 case vacanze in tutta la Spagna, di cui 8.700 nelle Isole Canarie, dopo aver rilevato irregolarità. L'obiettivo del governo è incoraggiare la conversione di queste abitazioni in affitti residenziali per contribuire ad alleviare la crisi immobiliare.
Tuttavia, Cristina García Chagrín, portavoce dell'Associazione delle società di gestione immobiliare delle Canarie (ACEGI), ha affermato che il primo ministro sta "ignorando i diritti dei proprietari immobiliari" e che molti di loro non hanno alcuna intenzione di cambiare il modo in cui utilizzano le loro proprietà.
Incertezza giuridica e mancanza di fiducia
Secondo García Chagrín, il motivo principale per cui i proprietari di immobili si rifiutano di passare agli affitti a lungo termine, soprattutto nelle zone turistiche, è l'incertezza giuridica, aggravata dalla legge spagnola sull'edilizia abitativa del 2023, che molti considerano ingiusta e sfavorevole ai proprietari.
"L'aumento degli affitti per le vacanze non è solo una questione di profitto", ha spiegato. "È perché molti proprietari si sentono indifesi. Gli esperti lo dicono da anni, sono stati esclusi dall'equazione".
Ha aggiunto che la richiesta del governo di ritirare gli annunci online "non significa togliere le case dal mercato", e si è chiesta perché Sánchez insista nel dettare come dovrebbero essere utilizzate le proprietà private. "Queste case appartengono ai loro proprietari, e saranno loro a decidere cosa farne", ha affermato.
"Se non posso affittarlo ai turisti, lo venderò o lo lascerò vuoto"
García Chagrín ha affermato che molti proprietari preferiscono vendere o lasciare vuoti i propri immobili piuttosto che affittarli a residenti o famiglie, soprattutto data la mancanza di tutele legali contro gli inquilini problematici. Alcuni optano per affitti a medio termine, come quelli a professionisti o studenti, invece di impegnarsi in contratti a lungo termine.
"Forse alcuni torneranno sul mercato residenziale, ma solo perché lo vogliono, non perché lo ordina il governo", ha aggiunto. "Stanno giocando con i beni della gente".
Sebbene l'ACEGI sostenga una regolamentazione chiara e limiti ragionevoli per gli affitti per le vacanze, García Chagrín ha affermato che la vera soluzione risiede nella costruzione di più case per ampliare l'offerta. "Il governo delle Canarie ha già preso provvedimenti, ma è un processo lento, non accadrà dall'oggi al domani", ha osservato.
Ha inoltre fatto riferimento al progetto di legge sull'uso sostenibile degli alloggi, in fase di elaborazione da parte del governo regionale, che mira a garantire che tutte le nuove abitazioni siano destinate fin dall'inizio all'uso residenziale, una misura che, a suo avviso, potrebbe contribuire ad alleviare la pressione abitativa nel tempo.