La peggiore catastrofe meteorologica registrata nella C. Valenciana, la Dana che martedì ha travolto la provincia di Valencia, gettandola nella devastazione, lascia cifre devastanti: 92 vittime ufficialmente confermate – le previsioni più sfavorevoli stimano che supereranno di gran lunga il centinaio i morti , decine di dispersi - si spera che la maggior parte di loro siano irreperibili a causa del crollo delle reti di telefonia fissa e mobile, ma sani e salvi, 115.000 persone ancora senza energia elettrica, le principali arterie chiuse al traffico per la distruzione dei ponti e strade crollate, interi comuni inondati anche solo da un centimetro di fango... L'elenco dei disastri è quasi infinito.
Ma la cosa peggiore è il numero inspiegabilmente elevato di morti, la maggior parte dei quali si è verificata nell'Horta Sud a causa dell'alluvione generata dall'inondazione improvvisa del burrone del Poyo che attraversa questa zona. Paiporta, con almeno 34 morti accertati, anche se il numero continuerà ad aumentare, è il comune dove questa catastrofe naturale ha colpito più duramente, per il quale gli allerta della Generalitat sono arrivati tardi: la popolazione ha ricevuto l'allarme sui cellulari per più di sette ore dopo che l'agenzia statale Aemet aveva avvertito della "situazione di estremo rischio" per l'imminente arrivo di un fronte di piogge molto torrenziali.
La priorità, identificarli
In questo momento, il compito principale è quello di ritrovare tutti i corpi delle vittime, tra cui diversi bambini
La priorità, come in ogni catastrofe, è identificare il prima possibile i defunti affinché le salme possano essere consegnate alle famiglie. In questo caso si tratterà delle impronte digitali, che si presumono intatte vista la tempestività del soccorso e la tipologia del decesso. In alcuni casi, infatti, gli agenti della Polizia Scientifica della Polizia Nazionale e della Polizia Criminalistica della Guardia Civile, ai quali si sono uniti speciali squadre centrali di entrambi i corpi provenienti da Madrid, sono riusciti addirittura a rilevare quella necroimpronta digitale (impronta di impronte prelevato da un defunto) presso il luogo dell'indagine.