Le sentenze riguardano gli immobili nel complesso Waikiki (nella foto sopra) e nel Tisalaya Park a San Bartolomé de Tirajana, Gran Canaria. Confermano i precedenti decreti del Cabildo di Gran Canaria, che avevano respinto le domande dei proprietari che desideravano operare in modo indipendente su piattaforme come Airbnb.
Al centro della controversia c'è il principio della "unidad de explotación" (regola del singolo operatore), stabilito dall'articolo 38 della legge sul turismo del 2013, che richiede che tutte le unità di un complesso turistico designato siano gestite da un unico operatore professionale.
Il TSJC ha sostenuto che questo modello garantisce standard qualitativi più elevati e una migliore tutela dei consumatori, pur riconoscendo il “significativo dibattito sociale, economico e giuridico” in corso sul fatto che la norma sia troppo rigida o sproporzionata.
Respinte le argomentazioni dei proprietari
I proprietari coinvolti nei casi hanno sostenuto che la legge viola i loro diritti di proprietà e limita la libera iniziativa, impedendo loro di affittare i propri immobili come case vacanze. Un proprietario ha affermato di aver offerto il suo appartamento all'operatore ufficiale, Servatur, ma che le sue condizioni sono state respinte, non lasciandogli altra alternativa che affittare autonomamente.
Altri hanno sostenuto che i loro complessi non avevano più un gestore attivo o che il terreno era stato riclassificato come residenziale ai sensi della legge urbanistica. Il tribunale ha respinto queste affermazioni, stabilendo che le proprietà rimangono soggette a designazione turistica fino a quando non saranno ufficialmente modificate dalle autorità.
Una legge controversa
La legge sul turismo delle Isole Canarie del 2013 è stata a lungo controversa. Impedisce ai proprietari di vivere nei propri appartamenti o di affittarli in modo indipendente, obbligandoli invece a cedere il controllo a un operatore autorizzato.
All'inizio di quest'anno, il governo delle Canarie ha annunciato il congelamento delle multe imposte ai proprietari che non avevano messo i loro immobili sotto la gestione turistica ufficiale. Tuttavia, l'Associazione degli Affitti Turistici delle Canarie (ASCAV) ha recentemente denunciato che le sanzioni vengono ancora applicate nella pratica, anche ai proprietari che utilizzano i loro immobili solo occasionalmente, nei fine settimana o durante le vacanze.
Le sentenze rafforzano il peso giuridico del modello del singolo operatore, evidenziando ancora una volta la profonda divisione tra autorità, operatori turistici e proprietari privati sul futuro degli affitti per le vacanze nelle Isole Canarie.