Il vino ha origine in una parcella di mezzo ettaro nel Valle de Güímar a circa 1400m s.l.m., in cui viti sono presenti viti tra 150 e 200 anni che affondano le loro radici nel terreno calcareo. Questo tipo di terra viene colloquialmente chiamato “toscas”, da qui ha origine il nome del vino.
La varietà utilizzata è la Listán Blanco, precedentemente considerata una varietà di quantità e che attualmente sta venendo rivalutata.
Il produttore, Iñaki Garrido, viene dalla penisola e porta con sé un bagaglio culturale di diversi ambiti quali belle arti, ingegneria e in seguito viticoltura ed enologia in Rioja (dove attualmente segue altri progetti); trasferitosi nelle isole, si innamora del terroir e del vitigno decidendo così di iniziare a elaborare un vino che elevi le caratteristiche del Listán.
L’elaborazione inizia nel vigneto, dove si evita l’uso di pesticidi e si promuove un lavoro ecologico, al fine di rispettare l’ambiente ed ottenere un’uva sana e con caratteristiche ottimali alla sua vinificazione.
Il cantina il mosto viene fatto decantare per gravità in acciaio inox per 24 ore e in seguito posto in barrique di legno francese, tedesco e ungaro di 500l, dove avviene una fermentazione lenta e controllata.
Il vino ottenuto presenta 13,5%vol. (si notano al secondo calice), equilibrati dall’assoluta freschezza in bocca che fa risultare Las Toscas un vino giovane, elegante e con una personalità che lo contraddistingue dal classico monovarietale di Listán blanco.
La produzione è di 1.250 bottiglie, di cui solo 90 rimangono nelle isole mentre le altre vengono esportate USA, Europa e da quest’anno anche in Giappone.
Curiosità: Il disegno presente sull’etichetta è stato realizzato dallo stesso Iñaki Garrido con una bic blu!
Lucia Montalbano, Dottoressa in Viticoltura ed Enologia
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