Le Isole Canarie si sono presentate alla Fiera Internazionale del Turismo (Fitur 2023), iniziata ieri a Madrid, fregiandosi del titolo di prima destinazione spagnola nella ripresa del turismo. Dopo la debacle causata dalla pandemia in questa attività, a cui l'Arcipelago deve buona parte della sua economia, il settore ha ripreso impulso nel 2022 e prevede un anno in cui le prospettive sono molto buone. In questo modo, la regione si presenta alla nuova edizione di questo incontro mondiale del settore con i compiti svolti. Non solo ha chiuso lo scorso anno avendo recuperato fino al 96% dei visitatori persi a causa delle restrizioni e chiusure delle frontiere, ma le Isole guidano il fatturato turistico a livello nazionale, hanno superato i livelli occupazionali pre-covid e hanno i più alti indici di redditività alberghiera .
La delegazione delle Canarie, che sarà composta da 325 aziende e 770 professionisti del settore pubblico e privato, arriva alla 43a edizione di questa fiera con l'obiettivo di legare questi buoni dati e continuare ad avanzare per consolidare la ripresa di quest'anno . Un obiettivo che non è esente dalle minacce che permangono nel 2023 come l'inflazione persistente che riduce i soldi che le famiglie hanno per viaggiare e che a sua volta rende più costosi biglietti, hotel e attività nella destinazione.
Ma almeno il settore del turismo delle Canarie potrà mostrare i suoi muscoli e arriva a Fitur con ottimismo. La fatturazione non solo ha superato quella del 2019 dello scorso anno, ma si è anche conclusa a livelli record. Inoltre, l'Arcipelago ha strappato alla Catalogna la leadership che deteneva nel 2021 ed è diventata la destinazione spagnola con il più alto livello di spesa. Fino a novembre i turisti internazionali avevano speso sulle Isole 15.772 milioni di euro, il 2,6% in più rispetto all'ultimo anno prima della pandemia, secondo l' Indagine sulla spesa turistica (Egatur). Rappresentano 194 milioni in più del reddito turistico della comunità catalana e superano di 698 milioni di euro il fatturato delle Isole Baleari, le due regioni che tradizionalmente guidano questa statistica.
L'Arcipelago non ha neppure deluso sul recupero dei visitatori. Le Isole Canarie sono riuscite a salvare fino al 96% dei visitatori che avevano trascorao le vacanze sul suo territorio prima della pandemia del 2022. Un podio che in questo aspetto condivide anche con le Baleari, che hanno recuperato anche loro il 96% degli stranieri persi a causa dello scoppio del covid nel 2020. Non se l'è cavata altrettanto il resto delle autonomie. Nessuno raggiunge il 90% di recupero. Quella più vicina è la comunità valenciana che ha attirato ancora una volta l'89% dei suoi visitatori persi. L'Andalusia è ancora del 18% sotto i dati del 2019, la Catalogna del 25% e Madrid del 23%.
Secondo un rapporto di Exceltur, anche le Isole Canarie hanno buone prospettive per il 2023. E' previsto un aumento delle vendite del 7,6% rispetto a prima della pandemia e sarà ancora una volta una delle destinazioni con la maggiore domanda di vacanze, sia nazionale che europea.