Muere Fernando Botero, el artista de las formas voluptuosas
L'artista Fernando Botero , noto per essere l'artista dalle forme voluttuose, è morto questo venerdì, 15 settembre, all'età di 91 anni, nella sua casa nel principato di Monaco, secondo i media colombiani W Radio.
È morto oggi, nel Principato di Monaco, all’età di 91 anni il celebre scultore colombiano Fernando Botero, universalmente conosciuto per le voluminose figure umane rappresentate nelle sue opere. La notizia viene confermata dal quotidiano colombiano El Tiempo, che definisce Botero come «l’artista colombiano più grande di tutti i tempi». Il decesso dello scultore nato a Medellin era stata annunciata in un primo momento dall’emittente «W Radio».
Figlio di David Botero (1895-1936), uomo d’affari, e dalla sarta Flora Angulo (1895-1972), secondo di tre figli, Fernando era il fratello minore. Nacque a Medellín, in Colombia, il 19 aprile 1932. Da bambino rimase profondamente affascinato dall’architettura barocca e dalle illustrazioni della Divina Commedia di Dante Alighieri. Molti anni dopo, in diverse interviste, avrebbe dichiarato di «non aver mai dipinto nulla di diverso dal mondo come lo conosceva a Medellín».
Talento precoce, a 16 anni già disegnava le illustrazioni per i supplementi de «El Colombiano», il giornale più importante della sua città. E al 1948 risale la sua prima mostra.
Con il ricavato di un premio vinto nel 1952, intraprende un viaggio. Prima in Spagna, dove visita il Museo del Prado di Madrid, e scopre le opere non solo di Francisco Goya, ma anche di Tiziano. Poi si sposta a Parigi dove entra in contatto con l’arte d’avanguardia francese, e successivamente in Italia, nell’universo del Rinascimento di Giotto e del Mantegna, che diventano per lui fonte di grande ispirazione.
Dopo tre anni, nel 1955, torna in Colombia, dove però lo attendono critiche sulle sue opere esposte perché l’ambiente artistico colombiano dell’epoca era fortemente influenzato dall’avanguardia francese, che Botero aveva invece respinto.
Si trasferisce in Messico, dove scopre il suo mondo: la possibilità di espandere e dilatare il volume delle forme in modo personale. La caratteristica che lo rese inconfondibile.
Nel 1958, dopo aver scoperto l’espressionismo astratto, ottenne la cattedra di pittura all’Accademia d’arte di Bogotá.
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