La messa in funzione del nuovo impianto di trattamento delle acque reflue nella zona bassa di San Miguel de Abona, con la capacità di trattare le acque reflue di 20.000 abitanti, fornirà una soluzione al problema degli scarichi in mare nella zona costiera del comune.
Lo ha evidenziato ieri il Cabildo de Tenerife , principale finanziatore di questo impianto, in un comunicato. Il nuovo impianto di trattamento è stato collocato accanto alla stazione di trattamento delle acque di Amarilla Golf con l'obiettivo di collegare le due strutture, per migliorare il funzionamento dell'infrastruttura di trattamento municipale e ottimizzare così questi servizi nell'area.
L'azione completata fa parte del Piano di cooperazione municipale 2018-2021 della Corporazione dell'isola ha comportato un investimento pubblico significativo di 2,2 milioni di euro, di cui il Cabildo contribuisce per l'80% e il Consiglio comunale di San Miguel, il restante 20%. Il nuovo impianto ha una capacità di trattare una portata media di 1.075 metri cubi al giorno.
Pedro Martín, presidente del Cabildo di Tenerife, ha spiegato che "l'azione era necessaria in quello che sta facendo l'impianto regionale di trattamento delle acque di Montaña Reverón".
"Fino a quando non sarà eseguito ed entrerà in funzione il sistema regionale di risanamento, depurazione, riutilizzo e scarico delle acque della regione Arona Este-San Miguel, questo nuovo impianto di trattamento consentirà di migliorare la situazione del trattamento delle acque e quindi di arginare i problemi degli scarichi”, ha sottolineato Martín, il quale ha aggiunto che tali infrastrutture consentiranno di legalizzare il sistema di depurazione nei nuclei della parte bassa di Las Chafiras, Las Cabezadas, El Guincho, Amarilla Golf, Golf del Sur e San Blas.