La nuova legge, descritta dal ministro della Salute Mónica García come una "riforma profonda", vieterà di fumare e svapare sulle terrazze degli alberghi, nelle piscine, nei campus universitari e sotto le pensiline degli autobus.
Sarà inoltre vietato fumare entro 15 metri da scuole, ospedali, centri culturali o sportivi e parchi giochi per bambini.
Un passo avanti nella salute pubblica
Intervenendo dopo l'approvazione della legge da parte del Consiglio dei Ministri, García ha affermato che la riforma rappresenta "un passo importante nella lotta contro il consumo di tabacco" e dà priorità al diritto di respirare aria pulita. Ha osservato che il fumo è ancora responsabile di circa 140 decessi al giorno in Spagna, ovvero più di 50.000 all'anno.
Il ministro ha spiegato i cinque punti chiave delle nuove norme:
- · Più zone senza fumo, compresi divieti di svapo e di nuovi prodotti.
- · Limiti più severi alla pubblicità del tabacco e dello svapo.
- · Divieto di dispositivi elettronici monouso per fumare.
- · Istituzione di un centro nazionale per monitorare e prevenire il consumo di tabacco.
- · Un aiuto migliore per smettere di fumare offerto dai centri sanitari locali.
Una volta entrata in vigore, la legge regolerà anche le bustine di nicotina, i prodotti a base di erbe da fumare o da svapare e i dispositivi per il tabacco riscaldato, assicurando che tutti i nuovi prodotti da fumare e da svapare seguano le stesse regole delle sigarette.
Prossimi passi
Il disegno di legge ha superato la prima fase e sarà ora esaminato dagli organi costituzionali spagnoli prima di tornare al Consiglio dei Ministri e poi passare al Parlamento. La Ministra della Salute Mónica García ha affermato di auspicare un ampio sostegno politico, sottolineando che "sebbene non sempre ci sia consenso sulle questioni sociali, esiste un forte consenso sociale a favore della tutela della salute".
Se approvata, la riforma riporterebbe la Spagna all'avanguardia nelle politiche europee di controllo del tabacco, adeguando la legge alle nuove sfide della salute pubblica e alle abitudini in evoluzione.