Se il livello di allerta utilizzato per avvertire la popolazione delle Canarie del rischio di cancro della pelle fosse impostato da un semaforo, come nel caso delle eruzioni vulcaniche, rimarrebbe rosso per tutta l'estate , ad indicare che, durante il periodo estivo, le radiazioni colpiscono la Terra in modo più perpendicolare. Questo accade proprio nel periodo dell'anno in cui si svolgono la maggior parte delle attività all'aperto, a causa delle vacanze, e, quindi, quando la pelle è maggiormente esposta al sole. In questo contesto, Aemet conferma settimana dopo settimana che le Canarie sono la regione della Spagna con i più alti livelli di radiazioni ultraviolette, il che l'ha portata a emettere avvisi di "rischio estremo".
Gli ultimi dati del Dipartimento di Cure Primarie di Tenerife confermano la preoccupazione di meteorologi e dermatologi, che riscontrano nei loro ambulatori un numero crescente di casi di tumore della pelle, una patologia che è aumentata del 40% nelle isole Canarie negli ultimi cinque anni e che rappresenta quasi il 10% di tutti i tumori diagnosticati.
Come per la maggior parte dei tumori, la rimozione chirurgica delle lesioni è il metodo terapeutico principale, sebbene, come in altri campi della medicina, l'oncologia dermatologica continui a progredire e a incorporare trattamenti innovativi, come l'immunoterapia e le terapie mirate.
Gli esperti insistono sull'importanza di una diagnosi precoce, ed è qui che entra in gioco l'autopalpazione, almeno due volte all'anno. Come sottolinea la Dott.ssa Sara Dorta Alom, è opportuno esaminare le nuove lesioni che appaiono insolite o si comportano in modo diverso dagli altri nei. Questo vale soprattutto per quelli neri, rossastri o multicolori, o per quelli che crescono più velocemente degli altri, o che cambiano forma. Questo vale anche per le lesioni che tendono a sanguinare o a formare croste ripetutamente, o che causano dolore.
Per prevenire il cancro della pelle, gli specialisti raccomandano di prestare la massima attenzione all'esposizione al sole ed evitare le ore di massima esposizione (in estate, tra le 11:00 e le 17:00), soprattutto per i bambini, gli anziani e le persone con pelle e occhi chiari.
Inoltre, è necessario indossare indumenti protettivi (berretti o cappelli, indumenti che coprano braccia e gambe e occhiali da sole approvati), nonché una crema solare ad alta protezione (almeno SPF 50), da riapplicare ogni due ore. Le creme solari scadono entro un anno, avvertono gli esperti