Il verdetto, emesso oggi, martedì, dal Tribunale provinciale di Tenerife, è stato emesso in seguito a un accordo tra gli imputati e la Procura.
Oltre alle pene detentive, entrambi gli ufficiali sono stati interdetti dai pubblici uffici per quattro anni e tenuti a ripristinare l'intero importante al Consiglio di Buenavista.
Tuttavia, la corte ha stabilito che le pene detentive saranno sospese per tre anni, a condizione che nessuno degli ufficiali commetta altri reati durante tale periodo.
Il caso, parte dell'"Operazione Martire" della Guardia Civil, è iniziato alla fine dell'anno scorso, dopo che sono emersi i sospetti che le multe riscosse in contanti venissero intascate invece di essere elaborate attraverso i canali ufficiali.
Dettagli dell'appropriazione indebita
Secondo la Procura, il funzionario capo ha redatto falsa denuncia per un totale di oltre 70.000 euro, di cui ha trattato personalmente circa 54.000 euro. Il secondo funzionario è stato ritenuto responsabile di aver presentato denuncia per un importo di circa 46.000 euro, distraendo di circa 29.000 euro a proprio vantaggio.
I fondi utilizzati in modo improprio provenivano principalmente da multe stradali pagate direttamente agli agenti, aggirando la procedura amministrativa ufficiale. Il denaro recuperato è stato ora depositato in tribunale e verrà trasferito sui conti del Consiglio Comunale, completando così la procedura di restituzione.
Terzo ufficiale scagionato dal coinvolgimento
Un terzo agente sotto inchiesta è stato formalmente scagionato da ogni illecito durante un'udienza preliminare tenutasi il 22 ottobre, dopo che è stato dimostrato che non era coinvolto nel piano di appropriazione indebita.
Il tribunale provinciale di Tenerife ha confermato l'accordo, il che significa che non è stato necessario un processo con giuria.