Anche il suo socio in affari, Diego Felipe Fernández Nojarova, è stato condannato a sei anni di carcere. Entrambi gli uomini sono stati condannati a risarcire 9.494 vittime certificate restituendo i bitcoin trasferiti ad Arbistar, con l'importo esatto che sarà stabilito nell'esecuzione della sentenza.
Un'operazione con sede a Tenerife
Fondata ad Arona, nel sud di Tenerife, nel 2019, Arbistar si è lanciata sul mercato come piattaforma di investimento in criptovalute. Fuentes e il suo team hanno promosso l'attività attraverso eventi pubblici e presentazioni in hotel e sale conferenze, molte delle quali sono state trasmesse su YouTube.
Migliaia di investitori, per lo più di piccole dimensioni, sono stati attratti dalla piattaforma, a cui è stata offerta la possibilità di monitorare online i propri saldi e i "profitti settimanali". Tuttavia, nell'agosto 2020, quando diversi investitori hanno tentato di prelevare i propri fondi, la piattaforma ha improvvisamente cessato le operazioni, impedendo qualsiasi recupero di denaro.
Sentenza del tribunale
I giudici hanno assolto Fuentes, Fernández e altri quattro imputati dall'accusa di appartenenza a un'organizzazione criminale. Hanno inoltre respinto la richiesta dell'accusa di inasprire le pene per "frode aggravata", rilevando che non vi erano prove sufficienti per dimostrare che un singolo atto fraudolento avesse un valore superiore a 50.000 euro.
Tuttavia, la corte ha ritenuto che Arbistar avesse utilizzato falsi contratti privati per creare un quadro giuridico completamente fittizio, concepito per dare l'apparenza di operazioni commerciali legittime.
Una delle più grandi frodi crittografiche della Spagna
Il pubblico ministero spagnolo aveva chiesto quasi 30 anni di carcere per Fuentes, descrivendo Arbistar come "una delle più grandi frodi nella storia delle criptovalute in Spagna" e il primo caso importante in cui le nuove tecnologie sono state utilizzate per frodare migliaia di persone tramite piattaforme online.
La sentenza rappresenta una sorta di conclusione per le vittime, anche se restano ancora in sospeso il risarcimento e la restituzione dei fondi persi.