L'indagine è iniziata quando un minore senza documenti è entrato in una stazione di polizia, accompagnato da due uomini che hanno affermato di averlo trovato da solo a una fermata dell'autobus. Il ragazzo ha detto agli agenti di essere arrivato a Tenerife in patera, un percorso comunemente utilizzato dai minori migranti non accompagnati. Ma la sua storia è rapidamente andata in frantumi.
I controlli di polizia hanno rivelato che il bambino non era arrivato via mare. Era invece atterrato legalmente all'inizio di ottobre su un volo commerciale da Casablanca, viaggiando con un passaporto valido, un visto Schengen (visto per soggiorni di breve durata) e, soprattutto, con suo padre. Di fronte alle prove, il ragazzo ha poi confermato la verità.
Secondo gli inquirenti, il piano del padre era semplice e spietato: abbandonare il bambino a Tenerife in modo che potesse essere preso in carico come minore non accompagnato, mentre lui si imbarcava su un volo per Siviglia e lo lasciava indietro. Gli agenti ritengono che i due uomini che hanno portato il bambino alla stazione stessero collaborando al piano, contribuendo a far passare il ragazzo come un migrante trovato solo.
La polizia ha avviato un'operazione d'urgenza e ha fermato il padre all'aeroporto di Tenerife Sud mentre tentava di imbarcarsi sul volo. Anche i due uomini coinvolti si trovavano al terminal al momento dell'arresto.
Il sospettato è ora comparso davanti a un giudice e deve rispondere delle accuse di abbandono di minore per aver presumibilmente lasciato il figlio in una situazione di totale vulnerabilità sul territorio spagnolo.